Firenze Forma Continua nasce dall’invito del Centro Patrimonio Mondiale (Advisory Mission 2017) a dare più spazio alla conoscenza in merito allo sviluppo della città di Firenze.
Il portale web dedicato al progetto, per consultare le ricerche e i materiali prodotti, è www.firenzeformacontinua.it
Si tratta di una pagina divulgativa basata sulla ricerca scientifica nella quale si racconta la storia urbana suddividendola nelle sue fasi di sviluppo più rappresentative. Ad ogni fase corrisponde una scheda composta da un testo sintetico e da una planimetria territoriale.
Al racconto dell’evoluzione della città, nucleo permanente del sito, si affianca annualmente l’approfondimento di un tema i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione con corsi, seminari, workshop e laboratori universitari, così da coinvolgere attivamente giovani studenti e ricercatori creando una comunità sensibile, attenta e disponibile a diffondere i valori del patrimonio.
Il progetto ha avuto avvio con l’analisi del tracciato dell’ultima cerchia muraria, sia nelle sue parti ancora esistenti che in quelle ormai abbattute, al fine di trasmettere consapevolezza e conoscenza non solo di quello che rimane, ma anche di ciò che è andato perduto. L’attenzione verso le Fortezze, le Porte e le Torri si concretizzava già in precedenza nelle visite organizzate dall’Associazione MUS.E, nel periodo estivo, all’interno delle strutture fruibili (Porta San Niccolò, Porta Romana, Porta San Frediano, Torre della Zecca, Baluardo della Ginevra e le due fortezze), ma si rinnova in un progetto che le inserisce in un organismo più complesso, individuando nel sistema difensivo un elemento di collegamento tra interno ed esterno, Centro Storico e periferia.
Il sistema murario è stato un espediente per un progetto più ampio che ha lo scopo di raccontare lo sviluppo della città, dai suoi edifici più rappresentativi nel corso delle epoche, all’evoluzione del tessuto urbano.
Si vuole realizzare un format comune che permetta di raccontare la storia dei luoghi riconnettendola a tutto il sistema di valorizzazione culturale, dando spazio anche agli aspetti immateriali.
Si immagina di mostrare l’evoluzione della città tramite l’uso di carte topografiche, mappe, vedute, foto storiche (materiale da organizzare in una banca dati con la collaborazione di archivi e fondazioni), che aiutino nella comprensione del tessuto urbano, nel suo rapporto con le vie d’acqua, con le aree verdi e con i borghi esterni; nei suoi cambiamenti ed espansioni, dalla cerchia romana alle fortezze cinquecentesche, fino alle demolizioni ottocentesche, all’istituzione dei comuni, ai piani urbanistici della metà del ‘900 e all’attuale città metropolitana.
Così come la conoscenza del tessuto urbano, anche quella di ogni edificio interessato dovrebbe avvenire tramite lo studio di materiale che mostri le varie fasi della fabbrica, così da comprenderne l’aspetto originario e le mutazioni che hanno portato a quello attuale. Una particolare attenzione dovrebbe essere rivolta agli edifici ed alle intere aree di tessuto storico non più esistenti, da indagare e ricostruire virtualmente (ad esempio lo skyline delle case torri o le aree distrutte durante la guerra). Si prevede di affiancare agli itinerari già sviluppati, percorsi tematici da rinnovarsi periodicamente.
Ai punti di interesse nel contesto urbano si associa, presso la Palazzina del Forte di Belvedere, un polo di attrazione e di narrazione culturale multifunzionale, dove approfondire i contenuti legati alla percezione dell’evoluzione urbana tramite allestimenti multimediali ed elementi fisici tradizionali. L’attivazione, ai piani superiori della Palazzina del Forte, di progetti culturali, mostre e laboratori, permetterebbe un uso continuativo di questi spazi, attualmente fruibili unicamente nella stagione estiva.
Sono stati sviluppati itinerari e passeggiate patrimoniali strettamente legati alla cerchia muraria: ne percorrono il perimetro attraversando le realtà che vi sono connesse, come ad esempio il Giardino Bardini in Oltrarno. Altri itinerari inseriscono le strutture ancora esistenti in percorsi volti alla comprensione dell’evoluzione della città, ne sono esempi la Porta di San Niccolò, oggi punto di partenza del sistema ottocentesco delle rampe che porta fino al Piazzale Michelangelo, e Porta Romana, unita alla Villa di Poggio Imperiale dal lungo asse viario seicentesco. Tracciati, quest’ultimi, facenti parte della Greenway fiorentina.
La gestione del progetto e le attività sono da svolgere in collaborazione con il Servizio Belle Arti, con la P.O. Sicurezza Immobili, Attrezzature e Facility Manager Palazzo Vecchio con il Servizio Musei Civici Fiorentini, con l’Università degli Studi di Firenze, con altre istituzioni e con il supporto organizzativo dell’Associazione MUS.E.
Il coordinamento generale è di competenza della Direzione Cultura e Sport – Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e rapporti con UNESCO.