Il Comune di Firenze e l’Accademia delle Arti del Disegno, in collaborazione con CAMNES – Center for Ancient Mediterranean and Near Easter Studies di Firenze e altre istituzioni nazionali e internazionali hanno deciso di dare vita, tra dicembre 2015 e maggio 2016, a una serie di iniziative a sostegno della campagna UNESCO #Unite4Heritage per la difesa del patrimonio in pericolo.
L’ideazione e il coordinamento era di Carlo Francini responsabile dell’Ufficio UNESCO del Comune di Firenze, in collaborazione con Giulia Coco e Enrico Sartoni dell’Accademia delle Arti del Disegno e Stefano Valentini di CAMNES.
Il primo evento dell’iniziativa: Laboratorio-esposizione “Firenze 1815. Il ritorno di Venere”
Luogo: Accademia delle Arti del Disegno, via Orsanmichele 4, Firenze
Data: 21 dicembre 2015 – 31 gennaio 2016
In una prospettiva storica, la prima di queste iniziative ha preso spunto dall’occasione di celebrare i 200 anni esatti dal ritorno a Firenze delle opere d’arte trafugate da Napoleone Bonaparte tra il 1799 e il 1813.
Da lunedì 21 dicembre l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze ha ospitato, con il titolo “Firenze 1815. Il ritorno di Venere”, un laboratorio-esposizione e una serie di eventi aperti al pubblico, dedicati ai pericoli che il nostro patrimonio corre nei periodi di guerra, con l’obiettivo di illustrare e sensibilizzare il grande pubblico su un tema noto a studiosi e specialisti ma poco conosciuto alla collettività.
I drammatici prelevamenti di dipinti e sculture provenienti da Palazzo Pitti, dagli Uffizi e dai conventi soppressi, e il loro ritorno in città il 27 dicembre 1815, grazie all’opera degli accademici Giovanni Degli Alessandri e Pietro Benvenuti, sono stati ricordati nelle conferenze di Chiara Pasquinelli e Gabriele Paolini il 21 dicembre e nel laboratorio-esposizione presso la saletta esposizioni di Palazzo de’ Beccai.
Laboratorio-esposizione che, attraverso documenti, opere e apparati didattici, ricostruiva le complesse vicende delle requisizioni operate dall’esercito francese e da Dominique Vivant Denon, direttore del Musée Napoleon, con una particolare attenzione alla Venere Medici degli Uffizi, icona del patrimonio artistico toscano trafugato, qui illustrata con un ricco apparato iconografico, anche dell’epoca.
Bramata dallo stesso Napoleone per il completamento dell’ala di scultura antica del suo Musée e sottratta dai francesi con l’inganno nel 1802, l’antica statua rappresenta infatti l’emblema dei rischi ai quali il patrimonio culturale è costantemente soggetto, soprattutto in particolari momenti storici.
Per il mese di Gennaio sono state previste altre conferenze dedicate a Firenze nel periodo francese e all’approfondimento delle figure di Giovanni Degli Alessandri e Pietro Benvenuti, tenute da studiosi e specialisti quali Giovanni Cipriani, Francesco Vossilla, Liletta Fornasari e Antonella Gioli e la declamazione di sonetti e odi composte nel 1816, in occasione del ritorno delle opere a Firenze.
L’iniziativa si è conclusa il 31 gennaio 2016.