Per rispondere efficacemente alla Convenzione UNESCO del Patrimonio Mondiale (1972) , il Centro del Patrimonio Mondiale stabilì nel 2002 che l’inclusione di nuovi siti nella Lista debba essere necessariamente subordinata alla predisposizione di Piani di Gestione, strumenti in cui vengono identificate le linee d’azione per la gestione del sito Patrimonio Mondiale.
Nel 2004 tale adempimento venne stabilito anche per i siti già inclusi nella Lista, fornendo così alle Amministrazioni un valido strumento per promuovere il patrimonio, proteggerlo e monitorarlo nel tempo.
Tale enunciato viene rafforzato a livello nazionale tramite la legge 77 del 20 febbraio 2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO”. Tramite questa Legge, l’ordinamento giuridico italiano stabilisce l’obbligatorietà della redazione ed adozione del Piano di Gestione (PdG) da parte di tutti i siti iscritti nella Lista Patrimonio Mondiale UNESCO e prevede misure speciali per la loro conservazione e valorizzazione.
Il Piano di Gestione è:
Il Piano di Gestione è uno strumento utile, non solo per la conservazione e la tutela, ma anche per la valorizzazione dell’intero patrimonio. Deve quindi essere uno strumento dinamico e di rete a cui afferiscono, in un approccio olistico, diverse tematiche, come ad esempio (nel caso di una città) la conservazione dei monumenti, la gestione del territorio e dei flussi turistici, l’organizzazione della mobilità, del commercio e dell’artigianato locale e qualsiasi aspetto della vita culturale e sociale cittadina.
Pertanto, nel 2004 il Ministero della Cultura decise di investire risorse finanziarie e umane per accelerare la definizione dei Piani di Gestione per i siti italiani inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Tali disposizioni, insieme alla volontà di conservare e valorizzare il sito Patrimonio Mondiale portarono nel febbraio 2005 alla creazione all’interno del Comune di Firenze di un’apposita struttura, l’Ufficio “Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO” del Comune di Firenze. L’Ufficio ha il compito di redigere e monitorare il Piano di Gestione per il Centro Storico di Firenze.
Nel 2007, a seguito della circolare del Segretario Generale del Ministero della Cultura del 30 maggio 2007, fu istituito il Comitato di Pilotaggio del Centro Storico di Firenze, composto attualmente da:
(1) Comune di Firenze
(2) Regione Toscana
(3) Ministero della Cultura (MiC),
rappresentato dal Segretariato Regionale della Toscana.
Oltre alle istituzioni sopracitate, le istituzioni che solitamente partecipano al Comitato di Pilotaggio del Centro Storico di Firenze sono:
(4) Ufficio UNESCO, Segretariato I (MiC)
(5) Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per le province di Firenze, Pistoia e Prato (MiC)
(6) Direzione regionale musei della Toscana (MiC)
Il Comitato di Pilotaggio ha il compito di seguire l’aggiornamento e l’attuazione del Piano di Gestione; viene convocato nel caso di situazioni particolari che riguardano il sito Patrimonio Mondiale, e riconosce il Comune di Firenze come soggetto responsabile del sito.
Per tale motivo, le risorse umane e economiche per le attività legate alla gestione del sito Patrimonio Mondiale “Centro Storico di Firenze” provengono in gran parte dal Comune di Firenze con il sostegno finanziario di alcuni progetti da parte dello Stato (attraverso la Legge 77/2006 del MiBACT) o di fondazioni o enti.
Per lo sviluppo di progetti, aggiornamento di documenti tecnici relativi alla gestione del sito Patrimonio Mondiale, l’Ufficio “Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO” del Comune di Firenze si avvale del supporto di:
HeRe Lab – Heritage Research: laboratorio congiunto di ricerca tra l’Ufficio “Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO” del Comune di Firenze e l’Università degli Studi di Firenze, istituito nel 2015 e avente come fine la definizione di piani, azioni e progetti per lo sviluppo sostenibile del sito Patrimonio Mondiale, con particolare riferimento al Piano di Gestione
MUS.E: associazione in-house del Comune di Firenze, che cura la valorizzazione del patrimonio dei Musei Civici Fiorentini
Il “Piano di Gestione e Sostenibilità del Centro Storico di Firenze” verrà elaborato entro la fine del 2021, anno di scadenza del precedente Piano di Gestione approvato a gennaio 2016. Il documento, redatto anche nell’ambito del progetto europeo Atlas.WH, è caratterizzato da:
DIMENSIONE INTERNAZIONALE
DIMENSIONE LOCALE
Il Piano di Gestione 2021 del Centro Storico di Firenze, come per il Piano 2016, verrà declinato in più fasi:
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Il lavoro legato al secondo Piano di Gestione del Centro Storico di Firenze è iniziato a febbraio 2013:
Il Piano di Gestione 2016 è stato approvato dalla Giunta Comunale il 19 gennaio 2016, con delibera n.8.
“Il Piano di Gestione 2016 è lodevole, un documento sintetico basato su un’ampia consultazione, che implementa un Piano Strutturale recente e appropriato e altri regolamenti”
(World Heritage Centre/ICOMOS Advisory Mission)
Per il sito Patrimonio Mondiale “Centro Storico di Firenze” si è valutato di compiere un monitoraggio biennale, sotto forma di incontri con gli attori (sia pubblici che privati) dei progetti del Piano di Gestione 2016. Gli incontri, svoltisi da settembre a novembre 2017, hanno visto la partecipazione, non solo dei promotori dei progetti, ma anche di numerosi altri stakeholder con ruoli centrali nella realizzazione delle attività strategiche selezionate del Piano d’Azione. I 33 progetti monitorati cercano di mitigare le criticità del sito Patrimonio Mondiale e di raggiungere gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 oltre che gli Obiettivi Strategici del Patrimonio Mondiale (Le 5C). Il Monitoraggio 2018 del Piano di Gestione del Centro Storico di Firenze è stato approvato dalla Giunta Comunale il 12 luglio 2018, con delibera n. 2018/G/00321.
“L’approccio del monitoraggio, compresi gli ” indicatori di efficacia”, è lodevole. Si stanno compiendo progressi per quanto riguarda l’applicazione di miglioramenti al trasporto pubblico (linee del tram, taxi elettrici, bike sharing); e le raccomandazioni della Missione Consultiva del Centro del Patrimonio Mondiale/ICOMOS del 2017 sono in fase di attuazione ”
(Rapporto tecnico ICOMOS, 2019)
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Con l’obbligatorietà della redazione ed adozione del Piano di Gestione per tutti i siti iscritti nella Lista Patrimonio Mondiale UNESCO e l’applicazione di misure speciali per la loro conservazione e valorizzazione, l’Ufficio UNESCO del Comune di Firenze ha redatto il primo Piano di Gestione (PdG) nel 2006: