Dante nacque a Firenze nel 1265 e fu uomo del suo tempo, il Medioevo. Borghese che sogna di far parte del mondo della nobiltà, inizia a percorrere i bui corridoi della politica dove gli ideali e i valori si infrangono di fronte agli odi di partito ed alla corruzione in cui versava la Chiesa romana, in continua lotta col potere temporale.
Diventa cavaliere e poi priore e si batte per Firenze, la sua città, che è costretto a lasciare a seguito dei processi politici. Il tormento di doverla abbandonare è forte.
Nel suo vagabondare da esiliato scopre l’incredibile varietà umana e geografica dell’Italia del Trecento, ma in tutto questo girovagare non dimenticherà mai Firenze.
Nel 2021 più di trenta istituzioni fiorentine – riunite in un Comitato Organizzatore coordinato dal Comune di Firenze con il supporto di MUS.E – hanno deciso di raccontare la storia di Dante e della sua Firenze attraverso eventi digitali e non: conferenze, giornate di studi, eventi e mostre aperte al grande pubblico in un programma denso e di grande interesse.
Un settecentenario articolato e corale, senza barriere nelle discipline artistiche, che racconterà cosa ha rappresentato e ancora oggi rappresenta Dante a 360 gradi, come dichiarato dall’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’anno di Dante alla presenza del Sindaco di Firenze, Dario Nardella e del Ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini del 2 ottobre scorso.
L’utilizzo dell’immagine di copertina, La Divina Commedia illumina Firenze del Domenico di Michelino, è stato gentilmente concesso dall’Opera di Santa Maria del Fiore – Duomo di Firenze.