FAQ

Chi gestisce il sito Centro Storico di Firenze?

Il Comitato di Pilotaggio, costituito da 8 membri, ha il compito principale di seguire l’aggiornamento e l’attuazione del Piano di Gestione, e riconosce il Comune di Firenze come soggetto referente del sito a cui spetta l’incarico di svolgere funzione di coordinamento tra tutti i soggetti responsabili, svolgendo attività di segreteria e monitoraggio. Il Comitato di Pilotaggio è composto attualmente da Comune di Firenze (Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO), Regione Toscana e Ministero della Cultura (Segretariato Regionale della Toscana). Ulteriori istituzioni che solitamente partecipano al Comitato di Pilotaggio sono il Servizio II – Ufficio UNESCO, Ministero della Cultura (MiC); la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Firenze, Pistoia e Prato (MiC); la Direzione regionale musei della Toscana (MiC); la Città Metropolitana di Firenze e i Musei Statali autonomi di Firenze (Gallerie degli Uffizi, Galleria dell’Accademia, Musei del Bargello).

Quali sono i 18 Punti di Belvedere?

I punti di Belvedere sono due punti interni e sedici esterni alla Core Zone ritenuti significativi per il controllo delle trasformazioni che possano impattare sullo skyline urbano del Centro Storico di Firenze e sul suo Eccezionale Valore Universale. I diciotto punti ed i relativi assi visuali sono stati inseriti all’interno della Tavola 3 “Tutele” del Piano Strutturale, approvato dal Comune di Firenze il 31 Dicembre 2014. I punti individuati sono: Santa Lucia alla Castellana; terza terrazza di Villa La Pietra; Monte Rinaldi; Villa Medici di Fiesole; Badia Fiesolana; la torre di Villa Fabbricotti; Orti del Parnaso; Piazza Desiderio; via del Loretino; Via di Monte Uliveto; Via di Bellosguardo; Via di San Carlo; Boboli; Kaffeehaus ai Giardini Bardini; Piazzale Michelangiolo Ovest; San Miniato al Monte; Santa Maria alla Badiuzza; San Tommaso a Baroncelli.

Cosa è la Valutazione di Impatto sul Patrimonio (HIA)?

La Valutazione di Impatto sul Patrimonio (HIA) è una metodologia volta a monitorare e misurare gli effetti dei cambiamenti e delle trasformazioni sull’Eccezionale Valore Universale dei siti Patrimonio Mondiale. Il procedimento è basato sulle Guidance on Heritage Impact Assessments for Cultural World Heritage Properties redatte da ICOMOS nel 2011 e attualmente in fase di aggiornamento. È uno strumento efficace a identificare gli impatti potenziali di azioni/progetti di sviluppo su Eccezionale Valore Universale e attributi di siti Patrimonio Mondiale; valutare in maniera sistematica e coerente tali impatti, e aiutare a limitare gli effetti negativi attraverso la proposta e l’eventuale implementazione di misure mitigative.

Cosa è e a cosa serve il Piano di Gestione?

Il Piano di Gestione del Centro Storico di Firenze ha come scopo la gestione sostenibile e partecipata del sito Patrimonio Mondiale al fine di preservare nel tempo il suo Eccezionale Valore Universale. Le azioni e strategie definite all’interno del Piano di Gestione non afferiscono unicamente alla conservazione e valorizzazione del sito: il documento rappresenta uno mezzo utile per lo sviluppo sostenibile della città e la promozione del patrimonio cittadino tangibile, intangibile, naturale e culturale.

Cosa è il Piano di Azione del Piano di Gestione?

Il Piano di Azione si costituisce come la concreta ed effettiva applicazione del Piano di Gestione: individua le strategie operative da mettere in campo ed i progetti da realizzare per sostenere sia la conservazione dell’integrità ed autenticità del sito, sia lo sviluppo del Centro Storico. Il Piano di Azione si suddivide in Macro Aree che rispondono alle criticità e ai bisogni del sito Patrimonio Mondiale, al cui interno sono inseriti dei progetti strategici attuati sia dal Comune di Firenze che da istituzioni e associazioni presenti nel territorio.

Come verrà monitorato il Piano di Azione?

I parametri di valutazione di efficacia delle Macro Aree e gli indicatori di monitoraggio di ogni progetto strategico sono sottoposti ad un processo ciclico di monitoraggio. Il monitoraggio serve a determinare l’efficacia del sistema di gestione per la protezione dell’Eccezionale Valore Universale misurando i progressi e i risultati del Piano di Azione, al fine di fornire informazioni su ciò che sta accadendo e su quanto del programma pianificato è stato raggiunto. Il monitoraggio si traduce nella raccolta di dati e nel continuo scambio di informazioni per valutare la fattibilità e misurabilità dei progetti, parallelamente ad un processo di coinvolgimento e valutazione condivisa attraverso incontri diretti con i portatori di interesse. Gli esiti del processo vengono presentati in occasione della stesura del Monitoraggio del Piano di Gestione che viene solitamente redatto dopo circa 2 anni dalla data di pubblicazione dell’ultimo aggiornamento del Piano.